Cookie policy

Questo sito utilizza i cookies per offrirti un'esperienza di navigazione migliore. Usando il nostro servizio accetti l'impiego di cookie.

Passevra trail


VALBONDIONE – CURO' – BARBELLINO – PASSO DI CARONELLA

Gran bel giro ad anello che permette di collegare il versante del Barbellino con il versante del Bondione, passando dal selvaggio Colle di Passevra, anche conosciuto come Passo delle Miniere, vista la presenza degli ingressi ai cunicoli delle miniere evidenti nelle vicinanze. La discesa verso le piane di Lizzola è, a dir poco, entusiasmante e, con un poco di attenzione, tagliando più volte la strada, si scende sino a Valbondione lungo il vecchio sentiero di collegamento.
Questa proposta può essere combinata con l’itinerario “Alle Sorgenti del Serio” o “Caronella tutta curve”.

Specifiche

● Tipologia terreno: Ciclabile 00%. Strada asfaltata 15%. Strada lastricata/cementata 0%. Strada bianca/sterrata 15%.
● Mulattiera 33%. Sentiero 36%.
● Bellezza 3
● Stile itinerario ciclo alp
● Periodo primavera, estate, autunno
● Punto di partenza 870 m Valbondione
● Coordinate N46 02.047 E10 00.286
● Quota massima raggiunta 1920 m Colle di Passevra
● Dislivello 1300 m
● Lunghezza totale 18,1 km
● Tempo di percorrenza mezza giornata
● Difficoltà tecnica 3
● Difficoltà fisica 3
● Ciclabilità salita 80%
● Ciclabilità discesa 100%
● E-bike no
● Fonti d'acqua presso i rifugi e lungo il percorso
● Località attraversate 1 - Valbondione (870 m), 2 - Rifugio Curò (1915 m), 3 Colle di Passevra (1920 m), 4 – Baite di Passevra (1600 m), 5 - Lizzola (1250 m).

Descrizione

Da Valbondione (1) salite al Rifugio Curò (2) seguendo le indicazioni riportate nella scheda precedente “Alle sorgenti del Serio”. Dopo la meritata sosta al rifugio e una visita al lago del Barbellino, ritornate sui vostri passi e percorrete la mulattiera tagliata nella parete rocciosa, scendendo interamente la prima diagonale, sino in corrispondenza del primo tornante.

Qui abbandonate la mulattiera percorsa in salita proseguendo invece con un mezzacosta lungo il Sentiero delle Orobie (segnavia CAI 304): qui si alternano tratti in sella e tratti a spinta. L’ambiente si fa decisamente selvaggio. Proseguite oltre il bivio da dove si stacca il sentiero CAI 306 che scende direttamente verso Lizzola (evitatelo non è ciclabile).

Quindi continuate ad attraversare le pendici del Monte Pomnolo e, con un tratto faticoso da affrontare con la bici a spalla, risalite ad una bocchetta: il Colle di Passevra (3) o Passo delle Miniere.

Tra una vegetazione esuberante inizia la discesa verso la Valle di Bondione dove si naviga a vista con la ruota immersa tra sanguisorba, felci e rododendri: pian piano scenderete verso i pascoli dell’Alpe Passevra (4). Il sentiero si presenta tecnico e ripido. Nei pressi dell’Alpe non svoltate a sinistra, lungo il Sentiero delle Orobie, ma scendete a destra verso le baite, transitandovi di fronte e procedendo a mezzacosta verso il bosco.

Entrati nella faggeta, vi attende un sentiero entusiasmante, un lunghissimo mezzacosta generalmente su terra battuta con alcune facili contropendenze, da percorrere in scioltezza. Seguite sempre il sentiero principale, non fatevi ingannare da una traccia che scende lungo un canale nel bosco, ma risalite brevemente oltre la valletta. Usciti dal bosco, una meravigliosa planata tra i prati vi porterà tra le case di Lizzola. Ora toglietevi dalla testa di scendere a Valbondione lungo i sei noiosissimi chilometri di asfalto, ma prestate attenzione alle deviazioni che vi faranno seguire l’antico percorso che collegava i due borghi. Attraversato il paese, dove la strada svolta a destra, appena oltre l’ultima abitazione, sul lato sinistro si stacca un sentierino che scende nel prato, seguitelo. Si intercetta nuovamente la strada e la si segue verso sinistra, subito dopo il tornante (segni gialli) si svolta nuovamente a sinistra e si scende in un prato lungo una traccia che al termine taglia una distesa di lamponi succosi.

Mappa Percorso

Altimetria

Si ringraziano Maurizio Panseri e Versante Sud
per avere concesso l'uso delle immagini e dei testi. Le relazioni sono tratte da "MTB da Bergamo ai laghi di Endine e Iseo - 115 itinerari in Val Seriana, Val di Scalve e Val Cavallina + 11 Ciclovie"
di Maurizio Panseri - Versante Sud Edizioni.

ALLE SORGENTI DEL SERIO


VALBONDIONE – LAGO NATURALE BARBELLINO

Proponiamo il classico percorso Valbondione-Curò-Barbellino, che generalmente si percorre in andata e ritorno. La gita richiede una buona preparazione atletica mentre le difficoltà tecniche sono contenute. Nei fine settimana il percorso è frequentato da numerosissimi escursionisti, quindi ponete attenzione. In salita saranno loro a cedervi il passo ed incitarvi, in discesa moderate la velocità e date sempre la precedenza. Ponete molta attenzione al tratto esposto in cui il sentiero è tagliato nella parete rocciosa prima di giungere al rifugio Curò, soprattutto durante la discesa.

Specifiche

● Tipologia terreno: Ciclabile 100%. Strada asfaltata 10%. Strada lastricata/cementata 0%. Strada bianca/sterrata 23%.
● Mulattiera 67%. Sentiero 00%.
● Bellezza 4
● Stile itinerario cross country
● Periodo primavera, estate, autunno
● Punto di partenza 870 m Valbondione
● Coordinate N46 02.047 E10 00.286
● Quota massima raggiunta 2129 m Rifugio Barbellino
● Dislivello 1260 m
● Lunghezza totale 24,2 km
● Tempo di percorrenza mezza giornata
● Difficoltà tecnica 2
● Difficoltà fisica 4
● Ciclabilità salita 95%
● Ciclabilità discesa 100%
● E-bike si
● Rifugi, B&B e/o punti d’appoggio Rifugio Curò e Rifugio Barbellino
● Fonti d'acqua lungo il percorso
● Località attraversate 1 - Valbondione (870 m), 2 - Rifugio Curò (1915 m), 3 - Rifugio Barbellino (2129 m)

Descrizione

Parcheggiate a Valbondione (1) ed attraversando il paese, salite verso Lizzola; poco dopo il primo tornante tra le case, si trovano le indicazioni per i rifugi Curò e Barbellino: seguitele. Quindi, svoltato a sinistra, proseguite sin dove finisce l’asfalto ed inizia la sterrata che seguirete fedelmente. Lo sterrato sale in un fitto bosco, è impegnativo ma ben pedalabile; quando si esce dal bosco, in corrispondenza della partenza della teleferica di servizio al rifugio, lo sterrato si trasforma in una larga mulattiera, che in più punti vi metterà alla prova.

Con un buon allenamento riuscirete a farla “quasi” tutta in sella. Giunti all’ultimo tornante verso sinistra, in corrispondenza del bivio da cui si stacca verso destrail sentiero delle Orobie, inizia una lunga diagonale panoramica che vi condurrà al rifugio.

Prestate attenzionenell’ultimo tratto, dove la mulattiera è scavata in una parete rocciosa e si presenta molto esposta: se non siete più che sicuri è meglio scendere e proseguire bici alla mano, soprattutto in presenza di escursionisti. Giunti al rifugio Curò (2) proseguite costeggiando il bacino artificiale del Barbellino. Seguendo la mulattiera, quasi completamente pedalabile lentamente si prende quota sino a giungere presso il lago naturale del Barbellino e all’omonimo rifugio.

L’ambiente attraversato è grandioso, i laghi riflettono le cime più alte di tutta la catena Orobica; il paesaggio è quello tipico dell’alta quota, dove gli incontri con marmotte, stambecchi e camosci sono tutt’altro che rari. Dopo la meritata pausa salutate il rifugio Barbellino (3) e potete iniziare il rientro seguendo il medesimo percorso e ponendo attenzione agli escursionisti. Poco prima del rifugio Curò incrociate nuovamente la deviazione della Val Cerviera, una conca sospesatra i 2300 e i 2500 m di quota, un luogo appartato ed incantevole.

Giunti al rifugio potete riprendere la discesa lungo l’itinerario di salita: prestate attenzione al primo tratto, oltre la stazione d’arrivo della teleferica, che si presenta molto esposto. La mulattiera è divertente ed invita a prendere velocità, moderatela e rispettate chi transita a piedi. Giunti allo sterrato in breve si scende a Valbondione.

Mappa Percorso

Altimetria